Debbo riconoscere che questo mondo,
che è stato fatto per mezzo di lui, Cristo, è stupendo.
Ti saluto e ti celebro, o Cristo, sì, con immensa ammirazione e con gratitudine: tutto è dono.
Dietro la vita, dietro la natura, l’universo, sta la sapienza; e poi (tu ce lo hai rivelato, o Cristo Signore) sta l’Amore!
La scena del mondo è un disegno, oggi tuttora incomprensibile
per la sua maggior parte, d’un Dio creatore, che si chiama il Padre Nostro che sta nei cieli!
Grazie, o Dio, grazie e gloria a te, o Padre!
In questo sguardo mi accorgo che questa scena affascinante
e misteriosa è un riverbero, è un riflesso della prima e unica Luce;
è una rivelazione naturale
d’una straordinaria ricchezza e bellezza, che deve essere una iniziazione, un preludio,
un anticipo, un invito alla visione dell’invisibile Sole, “che nessuno ha visto mai” (cfGv 1,18):
“Il figlio Unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato “.
Così sia, così sia.
Paolo VI