Monte Guglielmo

.. a due passi dal Paradiso

Questo inverno Vi aspettiamo sul Monte Guglielmo

La salita al monte Guglielmo è una grande classica delle ciaspolate e dello scialpinismo bresciano. Sarà per la vicinanza alle città di pianura, per la relativa sicurezza dei suoi pendii, per il vasto panorama o per il divertimento di una discesa davvero velocissima… ma questa vetta è davvero frequentatissima!
Si parte da Pezzoro, frazione di Tavernole sul Mella a 911 mslm. Dopo il parcheggio la strada si inerpica in direzione del rifugio Valtrompia, a poco più di 1250 mslm. E’ una traccia forestale che prende quota con decisione, con frequenti cambi di direzione.
Giunti al rifugio, lo si lascia sulla destra e si prosegue in direzione di un valico prativo. Qui, seguendo le indicazioni (e la traccia che con ogni probabilità sarà ben marcata), si rientra nel bosco fino a raggiungere malga Pontogna, posta al limite di un’ampia radura (1400 mslm).
Si prosegue oltre prendendo quota prima attraverso la radura, poi nel bosco, poi zigzagando su un ripido pendio noto come “el ratù”.
Ancora un passaggio tra qualche albero, un nuovo pendio, un altro breve traverso, un ultimo pendio ed infine si raggunge la cresta sommitale, dove si trova malga Stalletti Alta: si apre da qui un’ampia vista sulla pianura, spesso avvolta in un mare di nebbia.
La vetta del monte Guglielmo è facilmente riconoscibile e si intuisce il percorso che manca per conquistarla: vi si trovano infatti un colossale monumento dedicato al Cristo Redentore ed una statua di Papa Paolo VI: tale Pontefice era il figlio di uno dei promotori del Santuario e durante il suo pontificato si occupò di ricostruire il luogo sacro che, dall’inizio del secolo agli anni Sessanta del Novecento, si era profondamente degradato.
Seguendo l’andamento della montagna si prosegue per un bel tratto prendendo quota fino a raggiungere i 1937 metri di altitudine della vetta: ampio il panorama sulla pianura, Alpi e Prealpi bresciane, Orobie ed il lago d’Iseo, ai piedi della montagna.
Una curiosità: Guglielmo è una rozza italianizzazione di Golem, il nome in dialetto bresciano della montagna. Golem significa “colma”, “sommità”.

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